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Vita Sociale
Oggi fa proprio caldo e, nonostante siano le otto di sera, si suda solo a respirare.
Il mio allenamento è appena finito e, bagnato fradicio, mi butto su di una sedia dietro al campo a bere una meritatissima mezza minerale ghiacciata: un’abitudine a cui non rinuncio mai. Da sempre.
“Ciao, ci vediamo”. E il cancello dietro di me si chiude.
“Sono sempre in ritardo, la lezione è già cominciata. Ti ritrovo? Ti devo parlare.” E il cancello si apre.
Si apre e si richiude innumerevoli volte al giorno e questo vuol dire che in molti frequentano il mio circolo ed ormai sono passati già dieci anni . Si, quest’anno cade il decennale del C.T. Match Point 2000.
Era l’estate del 2000 quando lasciammo definitivamente il mitico Ct La Bresciana dove avevamo trascorso degli anni irripetibili.
Tuttavia il distacco non è stato indolore, tutt’altro.
Maria e Antonio avevano mille dubbi e mille timori: l’impegno che il nuovo circolo avrebbe richiesto non era da poco. Si trattava di investire molto, sia in termini economici che lavorativi.
Il nuovo circolo avrebbe avuto quelle potenzialità necessarie a soddisfare tutti gli impegni presi?
Bisognava scommettere. E la posta era alta.
Il tennis ormai da anni, dopo il boom degli anni ottanta e settanta, aveva perso molto della sua popolarità e i neofiti scarseggiavano un po’ ovunque e pensare di cominciare una attività nuova rischiando in prima persona, non era da poco.
Quante discussioni, conti, previsioni e bilanci a via Tavo.
E anche momenti difficili: quelli della rinuncia. E si, perché il pensiero di mollare, specie a Maria, è passato per la testa! Ma la sua nota tenacia alla fine venne fuori, spinta a continuare da quelli che come me avevano passato con lei ormai dieci anni e tutti in campo: quante battaglie, quanti sacrifici, quante vittorie, e quante sconfitte.
E come dimenticare le mitiche trasferte in tutta Italia, e soprattutto quel senso di squadra e di appartenenza che si era creato?
Quel legame non poteva essere sciolto, l’avventura doveva continuare e passava per un cambiamento radicale e difficile.
Una grande scommessa, appunto.
Una scommessa vinta.
Sono passati dieci anni da, quando misi piede per la prima volta in questo campo, dove ho appena finito di allenarmi, e sono convinto che quella famosa scommessa sia stata vinta.
Anche da me, che non sono più un ragazzino e proprio per questo sono felice di avere, nel mio piccolo, contribuito a realizzare un sogno. Perché sono fermamente convinto che per Antonio e Maria, il Match Point 2000 sia il sogno divenuto reale.
Per me è casa mia.
Da quando sono qui, il cancello dietro di me si è aperto e chiuso decine di volte, e la mia minerale è ormai finita. Vado sotto la doccia. Un ultimo sguardo ai campi appena rifatti, di un rosso splendente a quest’ora della sera, pronti ad affrontare l’imminente appuntamento di luglio, puntuale come sempre.
E si, perché sta per cominciare il torneo estivo, il più bello di tutta la stagione e il più difficile, perché in genere ci sono proprio tutti. Speriamo di passare qualche turno. Che rabbia….
Una volta ero capace di vincerli questi tornei!
Comunque siete tutti invitati.
Con l’affetto di sempre, Franco Pellegrini.